La blockchain, come abilitatore di funzioni di calcolo decentralizzate e distribuite, può innescare una nuova era informatica, ben oltre i campi delle criptovalute. Il principale freno, l'eccessivo consumo di energia, sembra in via di risoluzione grazie alla disponibilità di nuovo hardware capace di trovare un equilibrio fra potenza di calcolo e assorbimento elettrico.
Uno dei principali limiti per un'ulteriore espansione della blockchain è la quantità di potenza di calcolo e il consumo di energia che molti dei processi fondamentali richiedono. È il caso del mining, il processo tipico con cui le reti di computer generano nuovi bitcoin e altre criptovalute, le mettono in circolazione e verificano le nuove transazioni. Ogni singola registrazione di Bitcoin consuma abbastanza energia per il fabbisogno giornaliero di una casa, come ha evidenziato il CEO di Intel Pat Gelsinger, in un'intervista a Bloomberg rilasciata metà febbraio di quest'anno.